Mediterranea Saving Humans
COMUNICATO
\\\ l’obbligo di salvataggio delle vite in mare
costituisce un dovere degli Stati
\\\ prevalga dopo mesi di illegalità e cattiveria
gratuita il rispetto delle persone e delle leggi
Con
una mail delle 11.28 di questa mattina siamo tornati a chiedere al Centro
di Coordinamento Marittimo Italiano un porto sicuro di sbarco
rappresentando ancora una volta le condizioni psicofisiche di estrema
vulnerabilità delle persone a bordo dovute ai loro tragici vissuti e alle
violenze subite in Libia. Condizioni aggravate dall’esperienza della
morte di sei compagni di viaggio e dall’attuale situazione di incertezza e
di sospensione del diritto in cui versano che si configura come “trattamento
inumano e degradante”.
Nel
farlo, abbiamo ricordato la recentissima pronuncia del GIP di Agrigento
nella vicenda della nave Open Arms, nella quale è stato ribadito come, “sulla
scorta delle Convenzioni internazionali UNCLOS, SOLAS, e SAR, per come
esplicitate in dettaglio nelle discendenti Linee Guida IMO”, e confluite
nella direttiva SOP 009/2015, il Coordinamento delle operazioni di salvataggio
ricada “sullo Stato che per primo ha ricevuto notizia di persone in pericolo
in mare fino a quando il RCC competente per l’area non abbia accettato tale
responsabilità” (proc. Pen. n. 3609/19 RGGIP). Nel nostro caso questo Stato
è l’Italia.
Abbiamo
inoltre ricordato che “l’obbligo di salvataggio delle vite in mare
costituisce un dovere degli Stati e prevale sulle norme e sugli accordi
bilaterali finalizzati al contrasto dell’Immigrazione irregolare”. La
nostra Costituzione di dice chiaramente che il diritto internazionale prevale
sul Decreto Sicurezza che in questo momento ci tiene fuori dalle acque
territoriali.
Per
il caso Open Arms l’autorità giudiziaria ha già aperto un procedimento penale per
non avere assegnato un porto sicuro di sbarco.
Torniamo
a chiedere con forza che le Istituzioni italiane non continuino in
questa violazione del diritto e dei diritti e che prevalga dopo mesi di
illegalità e cattiveria gratuita il rispetto delle persone e delle leggi,
ribadendo che in caso contrario siamo pronti a denunciare questi comportamenti
in tutte le sedi competenti.
Adesso
fateli sbarcare.
MEDITERRANEA RESCUE