Carlo Cuccomarino
modello-Lucano
il crollo dopo il blocco dei crediti maturati
dopo la via crucis
la caduta nel buco nero securitario
in linea col declino generale
Nella Riace di Mimmo Lucano, un dato è certo: alle europee,come alle comunali ha vinto la Lega di Matteo Salvini, il ministro dell’Interno nemico numero uno del sindaco sospeso. Alle comunali la lista espressione del sindaco Mimmo Lucano, «Il cielo sopra Riace», finisce terz’ultima
Il vincitore ha il volto
di Antonio Trifoli, autista di pullman/vigile urbano del paese. Ma la mente
dell’operazione, preparata in prima persona da Salvini, è Claudio Falchi, suo
emissario nella Locride per condurre la campagna, non prima di avere fondato in
estate la sezione leghista alla marina di Riace.
Se in Calabria il
Movimento Cinque Stelle resta primo partito al 26,69%, pur perdendo 17 punti
rispetto al 2018, e la Lega prende il secondo gradino con il 22,61%, a Riace,
il paesino diventato simbolo dell’accoglienza dei migranti – al centro dello
scontro giudiziario – la Lega viene premiata. Al partito di Salvini alle
europee va il 30,75% (297 voti), seguito dal 27,43% dei 5S (265 voti) e dal
17,39% del Partito democratico (168 voti). Nel paese quattro voti vanno anche a
CasaPound e tre a Forza Nuova.
Alle comunali il neosindaco Trifoli ha conquistato il 47,9% dei voti, 20 punti avanti Maurizio Cimino con il 29,1 e la candidata lucaniana, Maria Spanò, con il 29,1. Per soli 4 voti non scatta il secondo consigliere alla lista per cui Lucano non sarà neanche in consiglio.
Alle comunali il neosindaco Trifoli ha conquistato il 47,9% dei voti, 20 punti avanti Maurizio Cimino con il 29,1 e la candidata lucaniana, Maria Spanò, con il 29,1. Per soli 4 voti non scatta il secondo consigliere alla lista per cui Lucano non sarà neanche in consiglio.
A Riace dunque la Lega
ha vinto la competizione elettorale. In Calabria, il vicepremier leghista è il
politico più votato alle urne europee, con 36mila preferenze, seguito dalla
Cinque Stelle eurodeputata uscente Laura Ferrara, che ne ha ottenute
32.591.
Why question. Perché a Riace ha vinto la Lega?
I riacesi non erano santi prima e non sono mostri ora. Sono la fotografia di questo Paese: solidale al momento di aprire le case di fronte alla richiesta di aiuto ma incazzati neri con tutte le difficoltà della vita.La storia straordinaria di speranza a Riace non è nata vent’anni fa con le elezioni ma con un’associazione, Città futura: quella storia non si spegne certo nelle urne come dimostra la nascente fondazione dal basso “È stato il vento”.
Ognuno ha la sua parte
in questa storia. Nel bene e nel male. Su Riace, nel bene, perché migliaia di
persone hanno voluto riconoscere in questo piccolo paese della Locride un luogo
in grado di accogliere la speranza e l’hanno sostenuto con caparbietà.
Aggrappandosi quasi fosse l’ultima spiaggia in questo declino generale.
Tuttavia non è bastato perché i colpi inferti l’uno dopo l’altro sono stati
pesantissimi e – diciamolo – con un accanimento non consueto.
La Lega ha vinto perché Riace,
la sua esperienza, è stata sottoposta ad una lunga via crucis. Dalle ispezioni
della Prefettura con relazioni positive sul progetto di accoglienza casualmente
tenute nascoste, “sparite” per oltre un anno. Ai contributi statali per i
progetti non versati da due anni (mettendo in ginocchio l’economia di un
paese). Alle intercettazioni ambientali rese pubbliche con il solo scopo di
alimentare maldicenze. All’arresto, all’inchiesta, allo sfratto della sede a
palazzo Pinnarò, al “confino” e all’impossibilità di fare una campagna
elettorale e via seguitando. È quasi impossibile elencare tutto quello che è
successo in un attacco su più fronti. Si è dovuto organizzare una passeggiata
(l’11 maggio) in mezzo ai campi fino a Stignano per permettere alla comunità di
riabbracciare il suo sindaco dopo otto mesi di confino. Ma ormai il danno era
stato inesorabilmente fatto.
A influire, più ancora
della politica nazionale, è stata una ricaduta nel declino del paese. Sono
bastati mesi della chiusura del progetto per cambiarne il volto. I riflettori
internazionali, le fiction girate, i registi, gli artisti che hanno voluto
essere presenti a Riace, l’interesse e l’affetto per Lucano da parte di piazze
intere in tutta Italia, invece di portare consenso possono aver provocato
invidia e maldicenza, mentre il regresso del paese avanzava e i cittadini
tornavano a essere disoccupati e sottopagati.
La Lega da questo
inverno aveva, tramite il suo delegato nella Locride, fatto promesse: in caso
di vittoria sarebbero arrivati i soldi. Bastava una parola del Ministro e la
Prefettura avrebbe pagato gli arretrati e la gente poteva finalmente respirare.
Per capire meglio
bisogna sapere,infatti,che giovani di Riace,decine di esercizi commerciali e i
pochi migranti rimasti sul posto,aspettavano da quasi due anni di essere
pagati. Il sistema di Riace è crollato quando lo stato ha bloccato i pagamenti
dovuti. Da quel momento è iniziato un lento e progressivo distacco dalla gente
di Riace e dal suo Sindaco. Prima con dubbi sul suo operato,poi con una rabbia
che montava man mano che passavano i mesi e che non si vedeva alcuna soluzione.
Mimmo Lucano diventava
sempre più famoso e presente in tutti i mass media, riceveva onori mentre
loro,la popolazione di Riace erano sempre più disperati. Poi l’esilio ha fatto
il resto,tagliando ogni rapporto tra la gran parte della popolazione e Mimmo
Lucano. La disperazione ha portato tra le braccia della Lega una buona parte
dei riacesi. Così il voto è andato altrove, alla rincorsa di un sogno e di un
leader che promette strabilianti cambiamenti.
Ma,non è finita qui. Hanno colpito un
simbolo,ma non una prassi:ci sono tanti comuni nelle zone interne della
Calabria che sono rinati grazie agli immigrati,esperienze che andrebbero
raccontate perchè l’esperienza di Riace ha fatto scuola e non la fermerà
nessuno.