nello stato del Madhya Pradesh
le misure di sostegno al reddito hanno apportato
“enormi miglioramenti in nutrizione, salute,
istruzione, igiene ed equità"
La notizia è stata ripresa da The Guardian e rilanciata da BIN-Italia. La proposta è stata sostenuta –come si
evince dalle dichiarazioni di Rahul Gandhi- dai migliori economisti dell’immenso
Paese asiatico. Guy Standing, fra i maggiori sostenitore del reddito di base, aveva già dichiarato che la
misura di sostegno proposta dal Partito del Congresso “fosse un primo passo
verso uno schema universale”
Il leader
dell’opposizione, Rahul Gandhi promette un reddito di base per i poveri se
eletto a maggio. Il principale leader dell’opposizione in India, Rahul Gandhi,
infatti afferma che “è giunto il momento di affrontare definitivamente la
questione della povertà” e questo è possibile attraverso l’introduzione di un
reddito garantito per i cittadini più poveri del paese. Il piano è stato
annunciato dal presidente del Partito del Congresso ed è modellato, anche se in
maniera diversa, sui concetto del reddito di base universale (UBI).
Gandhi sta combattendo una difficile campagna elettorale contro
l’incombente Narendra Modi, la cui popolarità è aumentata dopo i recenti
scontri militari con il Pakistan. Le votazioni in India iniziano l’11
aprile e proseguono per altre sei settimane.
Secondo il programma di Gandhi, il reddito garantito proposto sarebbe
destinato alle persone in difficoltà economica e l’ammontare si aggirerebbe
intorno alle 12.000 rupie (£ 130) al mese. Lo schema proposto dovrebbe
prende il nome di Nyay, che in Hindi sta per “giustizia”.
“È fiscalmente
possibile”, ha detto Gandhi. “Abbiamo fatto tutti i calcoli, abbiamo
chiesto ai migliori economisti; ci hanno tutti sostenuto”.
Al momento non è
ancora chiaro se questa proposta sostituirà altri sussidi già esistenti.
Guy Standing, uno dei
maggiori sostenitori della proposta di un reddito di base, ha dichiarato a
gennaio che lo schema proposto dal Congresso fosse un primo passo verso uno
schema universale. Ha ricordato inoltre come nella sperimentazione del
reddito di base avvenuta negli scorsi anni tra le comunità povere nello stato
del Madhya Pradesh, si sono dimostrati “enormi miglioramenti in nutrizione,
salute, istruzione, igiene ed equità. In particolare ne hanno beneficiato le
donne più degli uomini, le persone disabili ed anche le caste più deboli, riducendo
quindi le iniquità presenti da decenni”.