COMUNICATO
STAMPA
COMUNICATO STAMPA
-campagna LasciateCIEntrare-
Non
parliamo di disobbedienza civile, o meglio applichiamo la disobbedienza civile
nel momento in cui le leggi diventano discriminatorie, producono illegalità e
utilizzano i migranti come merce di scambio elettorale
Il
clima costruito a tavolino, le politiche del “chiudiamo i porti” così come
quelle del “prima gli italiani” sono politiche contrarie alla Costituzione
Italiana, ai trattati internazionali e alla più semplice strategia politica,
sociale, economica, che si possa applicare. Stiamo assistendo a qualcosa di
disumano, approvato da un Ministro che dovrebbe rappresentare noi, cittadini
italiani e gli stessi richiedenti asilo ai quali vengono da oggi de-negati i
diritti basilari e fondamentali di cittadinanza. Proprio per questi motivi sta
quotidianamente crescendo l’opposizione ad una politica che nega i diritti
fondamentali e alimenta sempre più un clima di razzismo e xenofobia. Anche i
sindaci stanno prendendo posizione pubblicamente e si stanno opponendo al
decreto sicurezza, ora legge, e all’illegittimità di quanto sta accadendo in
questi giorni in mare, negando l’approdo in un porto sicuro a uomini, donne e
bambini. Sempre più sindaci stanno annunciando azioni di disobbedienza contro
una legge ingiusta e incostituzionale. Alcuni sindaci dichiarano di voler
aprire i porti delle proprie città per accogliere i migranti ancora in mare
dopo tanti giorni, criticando la politica di chiusura dell’attuale governo. A
partire dal sindaco Mimmo Lucano, “espulso” ed in esilio da un territorio
diventato simbolo internazionale dell’accoglienza.
Il
sindaco Orlando ha dichiarato che riconoscerà il diritto alla residenza per
tutti i migranti, diritto che la campagna LasciateCIEntrare rivendica da tempo
considerato che in molte città italiane (e già prima del decreto sicurezza)
veniva negato. Il sindaco De Magistris “offre l’apertura” del porto di Napoli
per lo sbarco dei migranti presenti sulla Sea Watch e sulla Sea Eye ancora
senza destinazione finale. Si sono schierati contro il cosiddetto dl Salvini
anche i sindaci Mario Bruno (Alghero), Nicola Sanna (Sassari), Massimo Zedda
(Cagliari), Beppe Sala (Milano), Dario Nardella (Firenze), Giuseppe Falcomatà
(Reggio Calabria), Federico Pizzarotti (Parma), Giorgio Gori (Bergamo), Sergio
Giordani (Padova), Alessio Pascucci (Cerveteri), Esterino Montino (Fiumicino).
Il
sindaco De Caro, presidente dell’ANCI, ha dichiarato che i diritti umani non
sono negoziabili e ribadito la necessità di “un tavolo di confronto per i
necessari correttivi ad una norma che non tutela i diritti delle persone”.
Auspichiamo che le
parole dei Sindaci diventino fatti concreti, che garantiscano da subito
l’accesso e l’iscrizione all’anagrafe dei migranti presenti nei loro territori
così come un’accoglienza degna ad ogni essere umano. Se da una parte consideriamo molto
importanti queste prese di posizione rispetto alla politica salviniana,
dall’altra chiediamo che non siano
semplicemente delle enunciazioni, ma che tutte queste azioni portino realmente
a smantellare pezzo dopo pezzo la legge “sicurezza e immigrazione” e a far
cessare le prassi discriminatorie che abbiamo riscontrato nel nostro lavoro di
monitoraggio in molti comuni italiani amministrati non solo dalla Lega
Il
fronte di Visegrad che ha influenzato gran parte dei politici di tutta Europa e
del nostro Paese è contro qualcosa che nessuno fermerà MAI, la mobilità umana.
Il diritto di ogni uomo e donna su questa terra di migrare, di salvarsi da
guerre e carestie, di cercare un futuro migliore, per sé ed i propri figli.
La
campagna LasciateCIEntrare afferma il diritto alla migrazione, alla mobilità
umana, alla disobbedienza civile contro leggi ingiuste e chiede che siano
subito garantiti porti sicuri di sbarco in Europa, e non certo in Libia, per i
migranti salvati da tutte le navi delle ONG che stanno svolgendo l’unica politica
ammessa dalle leggi non scritte dell’umanità. Che per noi significa salvare
vite umane, garantirgli uno sbarco, un’accoglienza degna e diritti che
attengono da sempre alla storia dell’uomo.
Autore: Campagna
LasciateCIEntrare
Non parliamo di disobbedienza civile, o meglio applichiamo la disobbedienza civile nel momento in cui le leggi diventano discriminatorie, producono illegalità e utilizzano i migranti come merce di scambio elettorale
Il
clima costruito a tavolino, le politiche del “chiudiamo i porti” così come
quelle del “prima gli italiani” sono politiche contrarie alla Costituzione
Italiana, ai trattati internazionali e alla più semplice strategia politica,
sociale, economica, che si possa applicare. Stiamo assistendo a qualcosa di
disumano, approvato da un Ministro che dovrebbe rappresentare noi, cittadini
italiani e gli stessi richiedenti asilo ai quali vengono da oggi de-negati i
diritti basilari e fondamentali di cittadinanza. Proprio per questi motivi sta
quotidianamente crescendo l’opposizione ad una politica che nega i diritti
fondamentali e alimenta sempre più un clima di razzismo e xenofobia. Anche i
sindaci stanno prendendo posizione pubblicamente e si stanno opponendo al
decreto sicurezza, ora legge, e all’illegittimità di quanto sta accadendo in
questi giorni in mare, negando l’approdo in un porto sicuro a uomini, donne e
bambini. Sempre più sindaci stanno annunciando azioni di disobbedienza contro
una legge ingiusta e incostituzionale. Alcuni sindaci dichiarano di voler
aprire i porti delle proprie città per accogliere i migranti ancora in mare
dopo tanti giorni, criticando la politica di chiusura dell’attuale governo. A
partire dal sindaco Mimmo Lucano, “espulso” ed in esilio da un territorio
diventato simbolo internazionale dell’accoglienza.
Il
sindaco Orlando ha dichiarato che riconoscerà il diritto alla residenza per
tutti i migranti, diritto che la campagna LasciateCIEntrare rivendica da tempo
considerato che in molte città italiane (e già prima del decreto sicurezza)
veniva negato. Il sindaco De Magistris “offre l’apertura” del porto di Napoli
per lo sbarco dei migranti presenti sulla Sea Watch e sulla Sea Eye ancora
senza destinazione finale. Si sono schierati contro il cosiddetto dl Salvini
anche i sindaci Mario Bruno (Alghero), Nicola Sanna (Sassari), Massimo Zedda
(Cagliari), Beppe Sala (Milano), Dario Nardella (Firenze), Giuseppe Falcomatà
(Reggio Calabria), Federico Pizzarotti (Parma), Giorgio Gori (Bergamo), Sergio
Giordani (Padova), Alessio Pascucci (Cerveteri), Esterino Montino (Fiumicino).
Il
sindaco De Caro, presidente dell’ANCI, ha dichiarato che i diritti umani non
sono negoziabili e ribadito la necessità di “un tavolo di confronto per i
necessari correttivi ad una norma che non tutela i diritti delle persone”.
Auspichiamo che le
parole dei Sindaci diventino fatti concreti, che garantiscano da subito
l’accesso e l’iscrizione all’anagrafe dei migranti presenti nei loro territori
così come un’accoglienza degna ad ogni essere umano. Se da una parte consideriamo molto
importanti queste prese di posizione rispetto alla politica salviniana,
dall’altra chiediamo che non siano
semplicemente delle enunciazioni, ma che tutte queste azioni portino realmente
a smantellare pezzo dopo pezzo la legge “sicurezza e immigrazione” e a far
cessare le prassi discriminatorie che abbiamo riscontrato nel nostro lavoro di
monitoraggio in molti comuni italiani amministrati non solo dalla Lega
Il
fronte di Visegrad che ha influenzato gran parte dei politici di tutta Europa e
del nostro Paese è contro qualcosa che nessuno fermerà MAI, la mobilità umana.
Il diritto di ogni uomo e donna su questa terra di migrare, di salvarsi da
guerre e carestie, di cercare un futuro migliore, per sé ed i propri figli.
La
campagna LasciateCIEntrare afferma il diritto alla migrazione, alla mobilità
umana, alla disobbedienza civile contro leggi ingiuste e chiede che siano
subito garantiti porti sicuri di sbarco in Europa, e non certo in Libia, per i
migranti salvati da tutte le navi delle ONG che stanno svolgendo l’unica politica
ammessa dalle leggi non scritte dell’umanità. Che per noi significa salvare
vite umane, garantirgli uno sbarco, un’accoglienza degna e diritti che
attengono da sempre alla storia dell’uomo.