lunedì 10 luglio 2023

WOMEN AGAINST NATO

  Report conclusivo da Bruxelles al Global Women for Peace

-Cristina Ronchieri*- 

                                    Pubblichiamo il report inviato dalla delegata dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole al Global Women for Peace – Women against NATO a Bruxelles

«Ieri e stamani si sono svolte le ultime, intensissime, sessioni del seminario di GLOBAL WOMEN, con le relazioni (quasi tutte online) da parte di rappresentanti dell’area del Pacifico (Australia, Hawai, Guahan, Filippine, Corea del Sud, alcune isole a sud del Giappone , Ryukyu e Okinawa). Ne è emerso un quadro di controllo totale da parte USA e, in parte, anche del Giappone, con mega basi militari che oltretutto distruggono territori e ambiente ( compresi i continui test nucleari nelle isole Marshall) e popoli indigeni che vengono nel caso migliore ignorati. Nel pomeriggio sono intervenuti rappresentanti dall’America Latina (Colombia , Venezuela e Brasile), poi ricercatrici e un ricercatore attivista da USA e Canada.
Anche qui il punto di vista nel presentare le attività e le strategie della NATO e le analisi della situazione sono stati molto interessanti. Infine, una pacifista ucraina, che attualmente vive in Ungheria, e una rappresentante afgana (entrambi gli interventi lucidissimi e molto dettagliati).
Stamani si è svolta un’ultima riunione dedicata all’ organizzazione e alle iniziative future.
Tre sono le azioni principali decise:
1) utilizzare tutte le nostre reti e tutte le occasioni per chiedere la firma della dichiarazione redatta due mesi fa e presente sul sito Global Women. OBBIETTIVO: raggiungere molte migliaia di firme nel mondo. A questo proposito, INVITIAMO CHI NON LO AVESSE ANCORA FATTO A FIRMARE (cliccare qui per il link);
2) preparare due dichiarazioni: una sulle armi all’uranio impoverito, l’altra sulle bombe a grappolo, da pubblicare il più possibile in ogni paese;
3) sono nati quattro sottogruppi operativi, di cui il primo individuato è quello sulla didattica e la militarizzazione delle scuole! Abbiamo fatto centro! Ora anche qui si tratta di lavorare, e tanto!
Due brevi riflessioni in chiusura: il numero delle partecipanti è stato ridotto rispetto all’importanza dell’evento e al suo alto livello di contenuti.

Questa tre giorni ha dato però l’impressione di un movimento pacifista/femminista, molto politico, lucido, che ha come base imprenscindibile l’essere CONTRO LA NATO, schierato senza tentennamenti, che sta cercando di ricomporsi e di ricostruire quella rete internazionale che ha sofferto e soffre in questi anni di una debolezza estrema».

*Cobas Scuola Massa-La Spezia