venerdì 24 febbraio 2023

LA FIRENZE ANTIFASCISTA SI OPPONE AI PICCHIATORI

 -Redazione PERUNALTRACITTÀ-

 la città ha risposto subito alla  chiamata degli studenti 

La matrice squadrista dell’aggressione ai danni degli studenti del Collettivo Sum del Liceo Michelangiolo a Firenze è apparsa chiara fin dalle prime ore dopo l’accaduto
 

Le ricostruzioni fatte degli inquirenti hanno confermato quella che, per molti, era già una certezza, svelando anche un particolare inedito, i sei aggressori sono membri di Azione Studentesca che, nata da Casaggi, è la formazione giovanile di Fratelli d’Italia. All’interno di Azione Studentesca sono cresciuti politicamente molti degli attuali esponenti di Fratelli d’Italia, tra questi anche la stessa Giorgia Meloni. Le aggressioni – al vaglio degli inquirenti c’è anche un episodio simile accaduto qualche giorno prima al Liceo Pascoli in viale Don Minzoni – sono arrivate quasi in contemporanea con le dichiarazioni di apprezzamento di Letta: “Meloni? Meglio di quanto ci aspettassimo” e di Bonaccini: “Meloni non è una fascista, è una persona certamente capace”. Le vicende fiorentine però tolgono la maschera agli apprendisti stregoni del liberismo nostrano e ai loro morbidi oppositori, mostrandoci l’anima nera del partito a capo della coalizione di governo.

Questa aggressione è una sbavatura non da poco nel restyling della formazione di destra. Giorgia Meloni e i suoi ministri cercano di rendersi affidabili per gli alleati americani ed europei giurando fedeltà atlantista e praticando politiche liberiste in perfetta continuità con il governo Draghi. Il fascismo non è folclore da consegnare alla storia, come probabilmente vogliono farci credere l’attuale e il futuro segretario del PD, che pure con Meloni e i suoi condividono le politiche economiche e sociali a favore delle élite del paese e punitive verso le classi popolari, il fascismo è vivo e vegeto e necessita risposte forti e collettive.

Firenze ha risposto subito e la manifestazione chiamata dagli studenti, a cui ha partecipato la Firenze antifascista, ne è stata un prima dimostrazione. Il fascismo non è il rigurgito di pochi nostalgici che vanno in gita a Predappio facendo sfoggio di braccia tese, il fascismo è la violenza fisica dei pugni e dei calci che abbiamo visto di fronte al Michelangiolo e quella istituzionale degli sgomberi, delle politiche contro i poveri e contro gli ultimi di questa di questa società. La violenza è una caratteristica intrinseca del fascismo, così come l’intolleranza.

E se il fascismo è sostanza e non è forma, non può esserlo nemmeno l’antifascismo, buono per chiedere il voto utile in campagna elettorale; l’antifascismo non può che essere militante e praticato ogni giorno. Firenze ha risposto ma non dobbiamo mai abbassare la guardia.

Il fatto che nessun esponente sia a livello cittadino che nazionale di Fratelli d’Italia abbia condannato l’accaduto ci fa capire la vicinanza fra il partito di governo e la sua componente studentesca. Inizialmente sono stati capaci soltanto di parlare di violenza generica, scontri, rissa e poi è calato improvvisamente un imbarazzante silenzio.
Gli esponenti della destra sempre intransigenti quando si tratta di condannare un po’ di vernice lavabile lanciata sui palazzi da Ultima Generazione o le azioni di disubbidienza dei No Tav si sono scoperti improvvisamente garantisti.

E se nel primo comma della XII disposizione finale della Costituzione italiana è scritto: “E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”, cosa si aspetta a sciogliere organizzazioni che esplicitamente proprio a quel partito si richiamano?

PerUnaltraCittà