R u b r i c a del G l o c a l e Uff.Stampa @ɱƋϼ
Il Fridays for Future della scorsa settimana ha riempito le piazze siciliane: Palermo, Catania, Messina, Siracusa ed altre città ancora hanno partecipato allo SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA!
Da Palermo che vuole Sradicare il sistema (UPROOT THE SYSTEM) arriva l’invito a “cambiare rotta ed agire… e anche in fretta”: siccità, desertificazione, incendi, caldo estremo ed eventi metereologici eccezionali, questi i temi dei manifestanti: «negli ultimi mesi, a Palermo e in Sicilia, abbiamo toccato con mano quanto dannosa e letale sia la crisi climatica per le nostre vite!».In effetti siamo al limite del punto di non ritorno: «Sono decenni – sostiene il movimento FFF – che gli scienziati sanno cosa comporta emettere gas serra nell’atmosfera, ma fino ad ora non sono stati ascoltati abbastanza». Il sistema che vogliono ribaltare, dicono: «è malsano perché minaccia la vita dell’uomo su questo pianeta distruggendo interi territori e costringendo chi li abita all’emigrazione coatta, inquinando mari e oceani, desertificando intere zone del nostro pianeta, emettendo tonnellate e tonnellate di CO2». Pertanto chiedono – senza indugiare ancora – di imperniare la politica della cd “transizione ecologica” sulla giustizia climatica, madre di tutte le battaglie contro le ingiustizie sociali e i danni ecosistemici. Un cambiamento deciso che non è compatibile con la strategia del governo, allorquando destina parte delle risorse sulla conversione “a gas” delle centrali “a carbone”, con l’obiettivo dichiarato di “tagliare il 30 per cento di CO2”: una conversione necessaria, giacché – così come ha dichiarato in una intervista ad un noto settimanale il ministro Cingolani – si ritiene indispensabile garantire il mantenimento della potenza energetica in alcune aree del paese.
Anche a Catania è stata organizzata una manifestazione a Piazza Teatro “Vincenzo Bellini” per unire le voci della città e “chiedere giustizia climatica e ambientale”. Mentre a Messina (in Piazza Duomo) è stato dato vita ad un sit-in per manifestare sulla crisi climatica, ecologia e sociale, in previsione dell’appuntamento scozzese, in quel di Glasgow, dove si terrà il prossimo novembre la Cop 26. Infine a Siracusa il Fridays For Future, in collaborazione con @uds_siracusa e @rifiuti_amo_ci, ha rivendicato l’importanza dell’emergenza climatica nel corso dell’iniziativa alla Balza Akradina: «Gli effetti della crisi ambientale sono sempre più devastanti ed è ora di CAMBIARE ROTTA E AGIRE!», riprendendo così la parola d’ordine lanciata dal movimento FFF in tutto il mondo in questo Sciopero Globale.
Il 28\9 è stata la giornata di Azione globale per l’aborto libero, sicuro e gratuito. Le donne palermitane in piazza hanno rivendicano: «Aborto sicuro per non morire, contraccezione per decidere»
“In questa occasione torneremo a prendere parola come parte di un movimento globale”, così recita il manifesto (che riportiamo di seguito) delle organizzazioni promotrici (tra le quali Non una di meno – Palermo e Non è un veleno) vergato in occasione della manifestazione di ieri a Palazzo d'Orleans sede della Presidenza della Regione Siiciliana
Vogliamo molto più della 194! La maternità è una scelta, non un dovere: imporre la maternità è violenza sui nostri corpi!
Vogliamo gli obiettori fuori dagli ospedali e dai consultori.
Vogliamo la pillola abortiva accessibile e senza ospedalizzazione.
Vogliamo contraccezione gratuita.
Vogliamo consultori in ogni quartiere come presidio medico e politico
Vogliamo educazione sessuale, all’affettività e alle differenze.
VOGLIAMO ESSERE LIBER* dalla violenza MASCHILE E DI GENERE che ci MINACCIA e ci opprime e dalla narrazione che la giustifica.
Vogliamo salvaguardare e moltiplicare gli spazi di autodeterminazione.
Il 28 settembre ci mobilitiamo per l’autodeterminazione e per la libertà di scelta sui nostri corpi. Saremo parte del movimento per l’aborto libero sicuro e gratuito CHE SI STA MOBILITANDO OVUNQUE, E SOPRATTUTTO IN QUEI PAESI DOVE ABORTIRE È ANCORA UN REATO. info
Si avvicina lo Sciopero Generale dell’11 ottobre- Contro licenziamenti e macelleria sociale l’intero sindacalismo conflittuale dei settori sociale\pubblico\privato scende in piazza anche a Palermo - venerdì 1 ottobre ore 17:00- Giardini Della Zisa
Dopo l’incontro palermitano al Centro sociale “Anomalia”, indetto dalle organizzazioni sindacali presenti nel capoluogo siciliano, con la partecipazione di numerosi collettivi giovanili e strutture sociali autorganizzate ed associazioni di volontariato socio-sanitario, il prossimo venerdì è stata calendarizzata una tappa di avvicinamento allo sciopero generale dell’11\10, al fine di “costruire un vero e proprio stato di agitazione permanente, con assemblee e iniziative di lotta sui luoghi di lavoro e sui territori, con l’obiettivo di generalizzare la mobilitazione a tutti quei movimenti e quei settori sociali che intendono contrapporsi ai piani di super sfruttamento, precarietà, disoccupazione, devastazione sociale e ambientale imposti dai padroni su scala locale, nazionale e internazionale”.
Nel comunicato congiunto COBAS – CUB – FUORI MERCATO – SI COBAS – SLAI COBAS S.C. – USB – CENTRO SOCIALE ANOMALIA descrivono lo scenario drammatico determinatosi non solo in capo ai lavoratori, con licenziamenti di massa nelle grandi imprese (Gianetti Ruote, GKN, Whirpool, Logistica e Alitalia) e nel settore delle piccole e medie aziende, ma complessivamente anche sul piano sociale: «Il perdurare della crisi pandemica, col drammatico impatto sociale che questa ha già prodotto sia sul versante sanitario sia sulle condizioni di vita, di lavoro e salariali, non ha impedito al padronato di intensificare lo sfruttamento sia nel settore privato che nel pubblico impiego: aumentano i ritmi e il controllo, proliferano le forme di precarietà più selvagge, e con l’alibi di una crisi che spesso è solo apparente, le imprese agitano lo spettro dei licenziamenti di massa per delocalizzare e/o favorire il ricambio di manodopera garantita con masse di giovani ultra-ricattati e sottopagati».
Questo attacco generalizzato alle condizioni di vita della società è sostenuto anche dall’azione di governo, a partire dallo sblocco dei licenziamenti – con l’accordo colpevolmente sottoscritto da Cgil-Cisl-Uil – e la liberalizzazione dei subappalti. Ma è soprattutto con la pianificazione dei Fondi del PNRR che si consolida la stretta a danno dell’emergenza sociale, mettendo ancora una volta al centro della ricostruzione economica il sistema dell’impresa (vedi accoglienza più che generosa di Draghi all’assemblea della Confindustria). Cioè, quello stesso modello capitalistico responsabile principale “della crisi economica e del disastro sanitario e sociale cui abbiamo assistito in quest’anno e mezzo di pandemia”. Così precisano la loro posizione i soggetti promotori dell’iniziativa assembleare palermitana ai Giardini della Zisa, nel tentativo di offrire uno sbocco concreto di speranza alla montante disperazione diffusa della massa di subalternità sociale. info
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