Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedazionePA-
Bloc-News della contronarrazione sociale
Disoccupazione Zero: “Se questo è un lavoro” in opposizione al G20
20Znl.Vent’anni di Zapatismo e Liberazione. Il territorio zapatista è globale
L’invenzione della stampa in Cina e la sua diffusione in Occidente nella versione italiana
Basta abusi sui Senza Casa! Contro la mala politica e la sorda burocrazia
Conversazione con Marta e Simone Fana: basta salari da fame, precarietà e sfruttamento
20Znl.Vent’anni di Zapatismo e Liberazione. Il territorio zapatista è globale
L’invenzione della stampa in Cina e la sua diffusione in Occidente nella versione italiana
Basta abusi sui Senza Casa! Contro la mala politica e la sorda burocrazia
Conversazione con Marta e Simone Fana: basta salari da fame, precarietà e sfruttamento
Por la Vida y la Libertad: Presentazione a Catania
#NoG20Catania: incontri in vista della manifestazione del 22 giugno
Disoccupazione Zero: “Se questo è un lavoro” in opposizione al G20
martedì ore 18:30 – Piazza Roma, Catania
In occasione del G20 lavoro che si terrà a Catania il 22 e 23 giugno, Disoccupazione Zero organizzerà un evento per raccontare il vero mondo del lavoro e la sua crisi, accompagnati da artisti e musicisti. L’iniziativa è stata indetta per discutere dell’organizzazione dell’evento internazionale e sarà anche l’occasione di incontro e confronto tra attivisti e simpatizzanti, un modo per socializzare idee e contributi per la lotta alla disoccupazione e alla inattività. Disoccupazione Zero propone, inoltre, la sua legge per riuscire ad arginare definitivamente questa crisi.
Disoccupazione zero vuole abolire tutti quei contratti creati ad hoc per soddisfare i capricci di chi assume.
Non si possono più accettare, in un paese come il nostro, pratiche schiaviste regolarizzate.
In tutta Europa aumentano i lavoratori poveri, in Italia + 28%
Dal 2010 al 2019 i “lavoratori poveri” sono aumentati del 12% nell’Unione europea dal 2010 al 2019: circa un lavoratore europeo su dieci (9,4%) è sceso al di sotto della soglia di rischio povertà di Eurostat (cioè con redditi inferiori al 60% della media della popolazione).
In Italia i lavoratori considerati poveri sono passati dal 9,5% al 12,2% della popolazione lavorativa, con un aumento del 28%.
Aumenti maggiori sono stati registrati in Ungheria (58%), Regno Unito (51%), Estonia (43%). Rialzi di appena l’1%, invece, in Svezia e Austria.
I giovani e quanti hanno contratti a tempo determinato sono i più colpiti, anche se si sono registrati aumenti per ogni categoria di lavoratori compresi quelli con orario a tempo pieno e con contratto a tempo indeterminato.
Secondo lo studio, solo quattro Stati membri hanno salari minimi legali al di sopra della soglia salariale considerata a rischio di povertà.
La Ces avanza quindi una serie di richieste per far uscire i lavoratori dalla povertà: impedire che il salario minimo venga fissato al di sotto della soglia di povertà; divieto di erogare fondi pubblici ad aziende che rifiutano ai propri lavoratori il diritto alla contrattazione collettiva; porre fine all’esclusione di alcune categorie di lavoratori, come i collaboratori domestici o i giovani, dal salario minimo stabilito per legge.
20Znl.Vent’anni di Zapatismo e Liberazione. Il territorio zapatista è globale: è Chiapas, è Messico, è America Latina, è Mondo!
Palermo, mercoledì 9 giugno ore 17:30 – Piazza della pace – Presentazione del libro “20ZNL. Vent’anni di zapatismo e liberazione” (Agenzia X), a cura di Andrea Cegna e Alberto “Abo” Di Monte, organizzata da Sicilie Zapatiste e Centro Sociale Anomalia
La “Gira Zapatista” arriverà presto in Europa e, per accoglierla in maniera consapevole, le citate realtà di movimento hanno deciso di costruire un percorso collettivo, di cui l’incontro con uno dei curatori del libro, Andrea Cegna, sarà tappa di avvicinamento a questo significativo momento politico internazionale che richiama la ribellione della classe dei subalterni guidati dal Subcomandante Marcos.
Il 1° gennaio 1994 scoppiava la rivolta dei nativi del sud-est messicano. Attraverso l’Esercito zapatista di liberazione nazionale, l’opinione pubblica globale scopriva allora l’esistenza di un Chiapas diverso da quello delle cartoline turistiche, delle rovine maya e della sua meravigliosa selva. Vent’anni anni di guerra sporca, conflitto sociale, dignità e opposizione al neoliberismo sono trascorsi nelle parole e nell’insorgenza di migliaia di donne e uomini coperti dal passamontagna. Da quell’angolo sconosciuto di uno dei più poveri stati del Messico è nato un vento che ha ibridato ovunque i linguaggi e le teorie su autonomia e autogoverno.
Il titolo di questo volume richiama l’attenzione sul processo sociale che si è attivato dietro la linea delle armi con la nascita dei caracoles nel 2003 e proseguito senza sosta fino al giorno d’oggi. 20zln è un mosaico di voci: dal centro per i diritti umani Frayba, dalla Brigada Callejera di Città del Messico, dai media indipendenti Promedios e Centro de medios libres. Alle quali si aggiungono le testimonianze di storici comitati italiani, alcuni interventi di artisti solidali (Rouge, 99 posse, Lo stato sociale e Punkreas) e i racconti orali sul recente viaggio all’interno dell’esperimento collettivo nato dalla fucina di idee e pratiche della lotta zapatista: l’escuelita.
Il titolo di questo volume richiama l’attenzione sul processo sociale che si è attivato dietro la linea delle armi con la nascita dei caracoles nel 2003 e proseguito senza sosta fino al giorno d’oggi. 20zln è un mosaico di voci: dal centro per i diritti umani Frayba, dalla Brigada Callejera di Città del Messico, dai media indipendenti Promedios e Centro de medios libres. Alle quali si aggiungono le testimonianze di storici comitati italiani, alcuni interventi di artisti solidali (Rouge, 99 posse, Lo stato sociale e Punkreas) e i racconti orali sul recente viaggio all’interno dell’esperimento collettivo nato dalla fucina di idee e pratiche della lotta zapatista: l’escuelita.
L’invenzione della stampa in Cina e la sua diffusione in Occidente nella versione italiana
Palermo, giovedì 10 giugno ore 17.00 – Chiostro della BCRS (Biblioteca centrale della Regione siciliana) – Presentazione nella traduzione italiana del libro di Thomas Francis Carter, L’invenzione della stampa in Cina e la sua diffusione in Occidente (Lussografica). Con il direttore della BCRS , Carlo Pastena, interverranno: Salvatore Granata, Giuseppe Portogallo e Giusi Tamburello.
La stampa a caratteri mobili è nata in Cina nel 1045 per opera di Bi Sheng. Si deve invece ai Coreani il merito, nel XIII secolo, di avere sviluppato i primi caratteri mobili in metallo. L’invenzione o introduzione della stampa a caratteri mobili in Europa è invece ancora oggi molto controversa. È opinione generale che questa sia stata un’evoluzione della xilografia introdotta in Europa solo nel XIV secolo, forse a opera dei Mongoli. Steinberg ritiene che l’unica grande invenzione di Gutenberg, senza la quale non sarebbe stata possibile la stampa nel senso moderno della parola, sia stato l’inchiostro oleoso, anche se, in realtà, tale formula era già nota e conosciuta dal Gutenberg in precedenza.
La nascita della stampa a caratteri mobili in Europa è stata variamente attribuita, spesso più su basi nazionalistiche che scientifiche. In questo quadro si inserisce l’opera di Thomas Francis Carter, giudicata da Jean-Pierre Drege – il maggiore studioso occidentale della storia del libro cinese – uno “studio di riferimento” sull’origine della stampa. Il volume di Carter venne pubblicato per la prima volta nel 1925 e qui si ripropone in versione italiana.
La nascita della stampa a caratteri mobili in Europa è stata variamente attribuita, spesso più su basi nazionalistiche che scientifiche. In questo quadro si inserisce l’opera di Thomas Francis Carter, giudicata da Jean-Pierre Drege – il maggiore studioso occidentale della storia del libro cinese – uno “studio di riferimento” sull’origine della stampa. Il volume di Carter venne pubblicato per la prima volta nel 1925 e qui si ripropone in versione italiana.
Conversazione con Marta e Simone Fana: basta salari da fame, precarietà e sfruttamento
Palermo, venerdì 11 ore 18:00 – CaMus, via G. Patania, 16
Dov’è finita la proposta di salario minimo? Cosa succederà con la fine dello stop dei licenziamenti?
La pandemia ha peggiorato le condizioni economiche di milioni di persone, evidenziando contraddizioni e precarietà esistenti nel sistema in cui viviamo. Ora, tra PNRR e progetti di sviluppo che sembrano arrivare da fine ‘800, sembra arrivato il momento per sferrare un nuovo attacco di enorme portata da parte di chi ha sempre approfittato delle disuguaglianze.
Le condizioni di lavoro sempre più svantaggiose che abbiamo visto imporsi negli ultimi 30 anni, i saccheggi dei territori e delle risorse naturali, saranno ancora una volta spinti verso orizzonti cupi.
Mentre chi governa prepara con attenzione il piano della loro ripresa, sparisce dal dibattito e dalle ipotesi di legge l’introduzione di un salario minimo orario, una misura necessaria sia per i suoi effetti che per il suo valore politico. Un segnale inequivocabile, se ci fosse bisogno di chiarirlo, del fatto che nell’assetto attuale di questo Paese c’è spazio per una sola voce: quella del capitale e dei suoi interessi, fatti di speculazione e sfruttamento.
Un’altra voce è necessario che emerga: è il nostro impegno, come sindacato che si occupa proprio di chi è escluso dai diritti basilari del lavoro; è che quello faremo conversando e confrontandoci con Marta e Simone Fana in collegamento online.
Parleremo di salario orario minimo e di prospettive capaci di dare un orizzonte diverso a quello che i Draghi che ci governano ci stanno servendo.
Le condizioni di lavoro sempre più svantaggiose che abbiamo visto imporsi negli ultimi 30 anni, i saccheggi dei territori e delle risorse naturali, saranno ancora una volta spinti verso orizzonti cupi.
Mentre chi governa prepara con attenzione il piano della loro ripresa, sparisce dal dibattito e dalle ipotesi di legge l’introduzione di un salario minimo orario, una misura necessaria sia per i suoi effetti che per il suo valore politico. Un segnale inequivocabile, se ci fosse bisogno di chiarirlo, del fatto che nell’assetto attuale di questo Paese c’è spazio per una sola voce: quella del capitale e dei suoi interessi, fatti di speculazione e sfruttamento.
Un’altra voce è necessario che emerga: è il nostro impegno, come sindacato che si occupa proprio di chi è escluso dai diritti basilari del lavoro; è che quello faremo conversando e confrontandoci con Marta e Simone Fana in collegamento online.
Parleremo di salario orario minimo e di prospettive capaci di dare un orizzonte diverso a quello che i Draghi che ci governano ci stanno servendo.
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Basta abusi sui Senza Casa! Contro la mala politica e la sorda burocrazia
Palermo, Venerdì 11 ore 15.30 – Assemblea pubblica a Piazza Pretoria – comunicato di Potere al Popolo
Dopo circa 9 anni di amministrazione Orlando non possiamo che confermare che l’emergenza abitativa non è mai stata affrontata con i mezzi e gli strumenti adeguati. Il problema è assolutamente politico!
L’amministrazione Orlando ha fatto una scelta precisa, che non è mai stata quella della risoluzione dei problemi, ma piuttosto è stata quella dell’assistenza, che ha avuto un preciso obiettivo: quello di rimandare nel tempo i problemi, accontentando i poveri con un pò di soldini di modo da scoraggiare qualsiasi tentativo di ribellioni alle politiche di abusi perpetrate, e facendo allo stesso tempo passare il messaggio “meglio non disturbare il cane che dorme”.
La politica dell’amministrazione Orlando sul tema della casa ha fallito: ce lo dimostrano i numeri della graduatoria d’emergenza che ad oggi conta circa 2500 nuclei familiari, ce lo dimostra la totale mancanza di volontà di volersi confrontare con chi sul tema della casa lavora sul territorio da un ventennio, ce lo dimostrano le storie delle tante, troppe famiglie che sono costrette a girovagare non trovando mai interlocutori all’interno delle istituzioni.
L’amministrazione Orlando ha fatto una scelta precisa, che non è mai stata quella della risoluzione dei problemi, ma piuttosto è stata quella dell’assistenza, che ha avuto un preciso obiettivo: quello di rimandare nel tempo i problemi, accontentando i poveri con un pò di soldini di modo da scoraggiare qualsiasi tentativo di ribellioni alle politiche di abusi perpetrate, e facendo allo stesso tempo passare il messaggio “meglio non disturbare il cane che dorme”.
La politica dell’amministrazione Orlando sul tema della casa ha fallito: ce lo dimostrano i numeri della graduatoria d’emergenza che ad oggi conta circa 2500 nuclei familiari, ce lo dimostra la totale mancanza di volontà di volersi confrontare con chi sul tema della casa lavora sul territorio da un ventennio, ce lo dimostrano le storie delle tante, troppe famiglie che sono costrette a girovagare non trovando mai interlocutori all’interno delle istituzioni.
Ma non è tutto; alla malapolitica si aggiunge un altro macigno, l’assoluta malaburocrazia!
Anche qui l’amministrazione Orlando ha fatto una scelta precisa, indicando dirigenti e funzionari per la gestione dell’emergenza abitativa, assolutamente inadeguati, spesso incompetenti ma, ancora più spesso, anche arroganti.
In un settore delicato come è quello degli Interventi abitativi (dignità dell’abitare), non può esistere un dirigente che, non solo si atteggia come un capo ma lo fa ostentando tutto il suo potere sempre e solo sulle spalle delle centinaia di famiglie che arrivano in quel settore con la speranza di poter trovare delle risposte al loro enorme disagio abitativo.
La malapolitica, insieme alla malaburocrazia, ha fatto in modo che la graduatoria d’emergenza abitativa diventasse un contenitore praticamente inutile.
La graduatoria d’emergenza abitativa nasce con lo spirito di poter dare risposte urgenti a chi vive gravi disagi abitativi ma è stata volutamente trasformata in uno strumento statico ed elefantiaco… tutto questo per favorire il circolo di denaro all’interno del terzo settore, tanto amico della nostra amministrazione, e per far passare sempre lo stesso messaggio: “io ti do i soldini per l’affitto per 2 anni, tu non rompermi più!”
info
Anche qui l’amministrazione Orlando ha fatto una scelta precisa, indicando dirigenti e funzionari per la gestione dell’emergenza abitativa, assolutamente inadeguati, spesso incompetenti ma, ancora più spesso, anche arroganti.
In un settore delicato come è quello degli Interventi abitativi (dignità dell’abitare), non può esistere un dirigente che, non solo si atteggia come un capo ma lo fa ostentando tutto il suo potere sempre e solo sulle spalle delle centinaia di famiglie che arrivano in quel settore con la speranza di poter trovare delle risposte al loro enorme disagio abitativo.
La malapolitica, insieme alla malaburocrazia, ha fatto in modo che la graduatoria d’emergenza abitativa diventasse un contenitore praticamente inutile.
La graduatoria d’emergenza abitativa nasce con lo spirito di poter dare risposte urgenti a chi vive gravi disagi abitativi ma è stata volutamente trasformata in uno strumento statico ed elefantiaco… tutto questo per favorire il circolo di denaro all’interno del terzo settore, tanto amico della nostra amministrazione, e per far passare sempre lo stesso messaggio: “io ti do i soldini per l’affitto per 2 anni, tu non rompermi più!”
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Por la Vida y la Libertad: Presentazione a Catania
In questi giorni il veliero “La Montagna” sta solcando l’oceano atlantico, portando con sè lo “Squadrone 421”, la delegazione composta da quattro donne, due uomini ed un* altr*, che rappresenta l’avanguardia dell’Ezln. L’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ha, infatti, decretato la pacifica invasione dell’Europa nel 2021, in occasione del cinquecentenario della conquista del Messico da parte dei Conquistadores spagnoli. La delegazione approderà in Europa a breve. In Sicilia ci stiamo preparando ad accoglierla.
Per questo, come assemblea di “Sicilie Zapatiste”, a Catania presenteremo il libro; “Por la vida y la libertad. Il Messico di Amlo tra resistenze e capitalismo”.
Ne discutono in compagnia dell’autore, Andrea Cegna, redattore di Radio Onda D’Urto, collaboratore de “Il Manifesto” e “L’Internazionale”
Ne discutono in compagnia dell’autore, Andrea Cegna, redattore di Radio Onda D’Urto, collaboratore de “Il Manifesto” e “L’Internazionale”
#NoG20Catania: incontri in vista della manifestazione del 22 giugno
Segnaliamo alcune iniziative siciliane in ordine alla giornata di protesta contro il G20
Messina – giovedì 10 giugno iI Coordinamento messinese NoG20 ha indetto una assemblea pubblica per approfondire i temi della contestazione. Nell’ambito dell’iniziativa verrà organizzata la partecipazione alla manifestazione etnea;
Caltanissetta – la Federazione del Sociale USB Serradifalco, la FGCI Serradifalco, la FLC CGIL,
Il PCI Federazione Caltanissetta, il PCI Serradifalco, il PCL e Rifondazione Comunista
hanno dato vita al Coordinamento nisseno NO G20CATANIA;
Il PCI Federazione Caltanissetta, il PCI Serradifalco, il PCL e Rifondazione Comunista
hanno dato vita al Coordinamento nisseno NO G20CATANIA;
Catania – nella giornata del 22 giugno, ore 11, a poche ore dal corteo NO G20, si svolgerà, organizzato dall’USB-Unione Sindacale Di Base, il convegno “Il Sud è perduto (se non si ribella)”, presso il Cinema King . Fra gli interventi programmati quelli di Luciano Vasapollo e di Franco Piperno.
Inoltre, segnaliamo (venerdì 18 giugno ore 16) il convegno internazionale in rete sul tema: “NO alla scuola del capitale, SÌ all’emancipazione sociale”. Al ControG20 sulla scuola, promosso da USB, FSM (Federazione Sindacale Mondiale) e FISE (Federación Internacional de los Sindicatos de la Enseñanza), interverranno: Lucia Donat Cattin (USB Scuola), Nico Hirtt (Fondatore APED Appel pour une école democratique), Amiya Kumar Mohanti (Presidente Fise), Chrisoula Lampoudi (Fise in Europa), Victor Manuel Zavala Hurtado e Gamaliel Guzmán Cruz (FISE Messico. [https://bit.ly/3z2z20A]
Palermo incontra Aleida Guevara la figlia del “Che”
Lunedì 14 giugno ore 18,30 Cinema De Seta (Cantieri Culturali)
Aleida Guevara è arrivata in Italia, per l’uscita della canzone “Canta”, del cantautore Giovanni Caccamo, ispirata alla “Lettera ai figli” di Che Guevara. Il 25 giugno, a Bari, ritirerà il premio Magna Grecia Awards promosso da un’organizzazione indipendente no profit che dal 1996 celebra il cuore, il pensiero, l’azione e l’eccellenza. In queste settimane Aleida, in collaborazione con l’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba ha sviluppato un programma d’incontri politico culturali in diverse città d’Italia, fra cui Palermo lunedì prossimo.
la rubrica settimanale è soggetta ad aggiornamenti: per segnalazioni, contributi, comunicati stampa scrivere a pressenza.redazionepalermo@gmail.com