dalle
più recenti rilevazioni
solo nel 2019 si registrano
circa 700 casi di infortuni
mortali
«Era la mattina del 19
Ottobre 1979, Tommaso Muratore, Rosario Stassi e Ciro Trapani perdono la loro
vita mentre lavorano alla manutenzione di una “soletta” del Collegio Massimo,
complesso edilizio che ospita la Biblioteca Centrale della Regione Siciliana e
il liceo Vittorio Emanuele». Così apre il volantino della segreteria aziendale
Cgil-Fp della BCRS, con il quale si ricorda ai dipendenti della Biblioteca e
alla cittadinanza che proprio oggi - 19 ottobre 2019 - ricorre il 40°
anniversario della tragedia che ha segnato le famiglie degli operai caduti sul
lavoro.
Osservando
il panorama generale sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, la
Segreteria aziendale della CGIL fa rilevare che ancora oggi nulla è cambiato,
come testimoniano i molti fatti di cronaca portati a conoscenza dai mass media,
fatti confermati d’altro canto dai dati annuali che registrano gli istituti di
ricerca ivi compresi quelli ufficiali. Il 2018 si caratterizza – dicono dalla
segreteria aziendale- “come l’anno
peggiore degli ultimi tre, con un totale di vittime sul lavoro pari a 1.133”. Mentre
per quanto concerne la rilevazione dei dati nei primi otto mesi del 2019, si
registrano circa 700 casi di infortuni mortali. Insomma, dicono i cgiellini, “una serie statistica inaccettabili per una
società che voglia dirsi civile al passo con i sistemi più evoluti”.
Ma l’obiettivo che si pone la
struttura rossa del sindacato della
Biblioteca centrale è di andare oltre la giusta e doverosa commemorazione degli
operai che sono entrati nella plurisecolare storia della Biblioteca. L’intento
che si propongono, unitamente ai vari livelli dell’organizzazione sindacale, è
quello di coinvolgere gli intellettuali
e il mondo dell’associazionismo democratico della città, l’Università e
gli studenti dell’Ateneo palermitano, le Autorità pubbliche regionali e metropolitane,
al fine di convocare entro fine anno, all’interno della Biblioteca Centrale
Regionale una sorta di “Stati Generali della Cultura” per rilanciare anche in
nome dei lavoratori caduti l’istituzione culturale più importante della
Sicilia.
In sostanza la CGIL chiede anche alle Pubbliche Amministrazioni
di adottare “tutte le iniziative volte alla tutela dei lavoratori”,
premurandosi altresì di salvaguardare la mission
istituzionale senza nulla togliere alle legittime aspettative dell’utenza, in
particolare quella che fruisce dei servizi della Biblioteca Centrale, la quale
non può disporre a pieno del patrimonio in dotazione. Infatti, “ancora una
volta – sottolineano dalla segreteria aziendale Cgil- siamo costretti a segnalare che da oltre
quattro anni una parte importante del patrimonio bibliografico e documentario
della BCRS giace inutilizzato nei magazzini inagibili, giacché inadeguati alla
normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”. È doveroso aggiungere che
questa condizione emergenziale sulla sicurezza del patrimonio siciliano non è affatto
da sottovalutare soprattutto nel settore dei beni culturali.