Associazione 21 luglio Onlus
APPELLO URGENTE
A Giugliano Diritti Calpestati
L’indifferenza genera fascismo
Da venerdì 10 maggio quattrocentocinquanta rom di cui la metà
bambini, diverse donne incinte e alcuni anziani, vagano senza meta a Giugliano.
Sono stati sgomberati, nonostante la comunità rom sia in questa cittadina a due
passi da Napoli da trentacinque anni. Fa freddo, piove. Non hanno un posto dove
andare. Nessuno li vuole. C’è un filo rosso di odio verso i rom, alimentato
ogni giorno da razzismo e indifferenza, che lega Casal Bruciato a Giugliano
[comune-info]
A Giugliano il perverso
gioco dell’oca degli sgomberi continua ai danni di 450 persone rom presenti sul
territorio da oltre 30 anni
Da oltre 30
anni, 450
persone rom di origine bosniaca, di cui il 50% minori,
vivono in condizione di estrema emergenza abitativa nel Comune di Giuliano
(NA).
Negli
ultimi sei anni sono stati vittime di ripetuti sgomberi forzati senza
soluzione di continuità, nonostante siano parte integrante della comunità
locale.
Nel
2013 sono stati sgomberati da un precedentemente insediamento e sono stati
ricollocati nella baraccopoli denominata “Masseria dal Pozzo”, in una zona
adiacente una discarica di rifiuti tossici.
Tre
anni più tardi, nel 2016, la stessa comunità è stata nuovamente sgomberata e
non avendo altro posto dove andare, si è ricollocata sul terreno di un’ex
fabbrica di fuochi d’artificio in via del Viaticale in condizioni
igienico-sanitarie estreme. Con il tacito benestare delle autorità locali.
A distanza di altri
tre anni, oggi, ancora una volta nel totale dispregio dei diritti umani
fondamentali, 450 persone sono state vittima di un ulteriore
sgombero forzato.
Giugliano
– Via del Viaticale – 10 maggio 2019 le 450 persone rom sono vittima
dell’ennesimo sgombero forzato
Lo scorso 5 aprile
2019, con Ordinanza sindacale n. 29 è stato disposto il loro sgombero per motivi di salubrità e
salute pubblica senza una reale pianificazione.
Nel
disporre lo sgombero solo su carta è stato disposto anche l’accompagnamento dei
“Servizi sociali comunali nel ricollocamento abitativo”.
La mattina del 10
maggio 2019 le Forze dell’Ordine hanno attivato l’allontanamento coatto delle
famiglie dall’insediamento di via del Viaticale. Secondo le
numerose testimonianze raccolte, sia prima che durante le operazioni di
sgombero alle persone è stato verbalmente intimato di uscire dal territorio di
Giugliano pena la cancellazione anagrafica e l’allontanamento dei minori.
Non
avendo altra possibilità e costantemente sorvegliati dalle Forze dell’Ordine,
la comunità rom di Giugliano si è divisa tra il territorio del Comune di Villa
Literno e quello di Castel Volturno. Da quest’ultimo è stata allontanata dopo
poche ore. Le 450 persone rom si sono, quindi, ricongiunte nella serata dello
stesso giorno in un’are dismessa nella zona industriale di Giugliano.
I
diritti umani sono violati e le persone interessate sono in pericolo
La
nuova collocazione è totalmente inadeguata e il Comune, reo di aver creato una
situazione di disagio e pericolo per parte della sua cittadinanza – i 450 rom
risiedono nel Comune di Giuliano – ancora più grave di quello per cui era
intervenuto con l’ordinanza sindacale n. 29 del 5 aprile 2019 non ha fornito
alcun supporto e/o servizio essenziale.
Le 73 famiglie di via del Viaticale, non dispongono di riparo alcuno, sono costrette a dormire all’interno delle autovetture o all’aperto, malgrado le difficili condizioni atmosferiche, non hanno elettricità, sono prive di acqua potabile e servizi igienici.
I minori di età compresa tra gli 0 e i 6 anni, che necessitano di latte in polvere, pannolini, alimenti per l’infanzia sono circa 50.
I 105 minori frequentanti le scuole dell’obbligo sono stati costretti ad interrompere la frequenza scolastica.
Una decina sono le donne in stato di gravidanza e alcuni anziani sono totalmente privi dell’assistenza minima.
Le 73 famiglie di via del Viaticale, non dispongono di riparo alcuno, sono costrette a dormire all’interno delle autovetture o all’aperto, malgrado le difficili condizioni atmosferiche, non hanno elettricità, sono prive di acqua potabile e servizi igienici.
I minori di età compresa tra gli 0 e i 6 anni, che necessitano di latte in polvere, pannolini, alimenti per l’infanzia sono circa 50.
I 105 minori frequentanti le scuole dell’obbligo sono stati costretti ad interrompere la frequenza scolastica.
Una decina sono le donne in stato di gravidanza e alcuni anziani sono totalmente privi dell’assistenza minima.
Per
questo CHIEDIAMO che
dopo le gravi e reiterate violazioni dei diritti umani riscontrate durante e dopo le azioni di sgombero forzato avvenuto lo scorso 10 maggio, il Comune, la Regione e la Protezione Civile intervengano per prevenire il gravissimo ed imminente rischio a cui sono sottoposte le 73 famiglie del Comune di Giugliano rifugiate in un’area industriale dismessa per l’assenza dei servizi minimi attivando con massima urgenza e senza ulteriori ritardi misure volte ad offrire soluzioni alloggiative adeguate e dignitose per tutte le persone, garantendo loro l’accesso ai servizi base e il ripristino della frequenza scolastica per i minori in età scolare.
dopo le gravi e reiterate violazioni dei diritti umani riscontrate durante e dopo le azioni di sgombero forzato avvenuto lo scorso 10 maggio, il Comune, la Regione e la Protezione Civile intervengano per prevenire il gravissimo ed imminente rischio a cui sono sottoposte le 73 famiglie del Comune di Giugliano rifugiate in un’area industriale dismessa per l’assenza dei servizi minimi attivando con massima urgenza e senza ulteriori ritardi misure volte ad offrire soluzioni alloggiative adeguate e dignitose per tutte le persone, garantendo loro l’accesso ai servizi base e il ripristino della frequenza scolastica per i minori in età scolare.
firma l’appello su www.21luglio.org