venerdì 26 gennaio 2024

USA, vite distrutte dall’inquinamento tossico da combustibili fossili

 Il prezzo degli affari?  Amnesty International -

 Il rapporto di Amnesty International chiede che venga effettuato un miglior monitoraggio dell’inquinamento lungo i confini degli impianti


Amnesty International ha pubblicato oggi un nuovo rapporto, dal titolo Il prezzo degli affari? L’inquinamento tossico dell’industria petrolchimica negli Stati Uniti d’America, che descrive nel dettaglio i danni connessi all’inquinamento tossico proveniente da centinaia di impianti petrolchimici e di combustibili fossili lungo lo Houston Ship Channel in Texas; il rapporto esamina inoltre le emissioni e i registri di sicurezza di quattro stabilimenti industriali appartenenti a società multinazionali. 

Nel contempo, Human Rights Watch ha pubblicato una ricerca, intitolata Qui stiamo morendo”. La lotta per la vita in una zona di sacrificio dei combustibili fossili in Louisianache documenta una crisi sanitaria nell’area conosciuta come “Cancer Alley” in Louisiana, provocata dalla negligenza delle istituzioni governative e dall’inquinamento ambientale. La ricerca mette in luce come i residenti siano esposti a rischi elevati di cancro, patologie respiratorie e danni alla salute materna, riproduttiva e neonatale. 

“Le vite delle persone e dell’ambiente vengono devastate dalle grandi imprese. Le comunità coinvolte sono ampiamente caratterizzate da bassi redditi e sono vittime di discriminazione razziale; si trovano frequentemente private dell’accesso alle cure mediche necessarie e di fronte a barriere praticamente invalicabili nel perseguire la giustizia. È razzismo ambientale”, ha dichiarato Alysha Khambay, ricercatrice su imprese e diritti umani per Amnesty International. 

Molte delle persone intervistate hanno raccontato ad Amnesty International che loro stesse o i loro familiari più stretti hanno ricevuto diagnosi di malattie respiratorie, quali cancro ai polmoni e asma, o hanno spesso avuto problemi respiratori. Tutto ciò è in linea con le ricerche accademiche che indagano sugli effetti che la vicinanza all’industria petrolchimica ha sulla salute. La speranza di vita media nelle comunità che vivono lungo lo Houston Ship Channel è ridotta anche di 20 anni rispetto a quella di chi si trova nei quartieri a maggioranza bianca situati a soli 24 km di distanza. 

“Tutto ciò colpisce me e la mia famiglia quasi ogni giorno. C’è sempre uno strano odore nell’aria, ogni volta che si sta fuori per un po’ di tempo”, ha detto Alondra Torres, una componente della comunità locale. 

In Texas, le aziende possono evitare sanzioni dichiarando che una perdita è stata “non pianificata e inevitabile” e i soldi provenienti da eventuali multe sono talvolta dirottati verso progetti a favore dell’industria. Il regolatore statale può legalmente ignorare le segnalazioni di inquinamento da parte di comunità che hanno precedentemente riferito di esserne state colpite. L’alta concentrazione di strutture rende difficile individuare quale impianto sia all’origine di una perdita o della causa di una malattia. 

Un danno derivante da una fuoriuscita tossica potrebbe affliggere decine di migliaia di persone, ma nonostante gli incendi e le perdite verificatesi negli ultimi anni, non esiste ancora un sistema di allarme e di emergenza efficace per avvisare i residenti. 

“Le normative spesso non vengono applicate e molte delle aziende coinvolte sembrano considerare eventuali multe da parte delle autorità, se applicate, semplicemente come un ulteriore costo d’impresa. Alcune strutture hanno ripetutamente esposto le comunità locali a sostanze chimiche pericolose con avvisi scarsi o inadeguati”, ha aggiunto Alysha Khambay. 

“Non esiste una normativa deterrente efficace che impedisca a queste aziende di arrecare danno alle persone, cosa che avviene quasi impunemente. Il sistema attuale è sbilanciato a favore delle aziende e contro le persone che queste stesse aziende danneggiano. Le violazioni dei diritti umani legate all’industria petrolchimica a livello mondiale sono spesso incredibilmente dannose. Questo deve e può cambiare”, ha concluso Khambay. 

Il rapporto di Amnesty International chiede che venga effettuato un miglior monitoraggio dell’inquinamento lungo i confini degli impianti, un maggior numero di ispezioni e azioni di regolamentazione, nonché che l’Agenzia federale per la protezione dell’ambiente eserciti più spesso i suoi poteri per far rispettare le leggi nazionali in Texas e punire gli inquinatori. Le comunità locali devono avere accesso a rimedi e risarcimenti per i danni subiti, inclusi finanziamenti per l’assistenza sanitaria.

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