- redazione @ɱƋϼ-
Contro il "DDL Concorrenza"
Sono decine le iniziative in programma, da Milano a Catania, da Torino, Udine a
Pescara passando per Bologna, Roma e Napoli. Di seguito e al
seguente link l’elenco completo e in continuo aggiornamento.
Il governo Draghi ha presentato il disegno di legge sulla
concorrenza e il mercato, riforma “abilitante” per l’accesso ai fondi
europei del PNRR.
Il DDL Concorrenza:
·
è un manifesto ideologico che, dietro la riproposizione del
mantra "crescita, competitività, concorrenza", si
prefigge una nuova ondata di privatizzazioni di beni comuni
fondamentali, dall'acqua all'energia, dai rifiuti al trasporto pubblico
locale, dalla sanità ai servizi sociali e culturali, fino ai porti e alle
telecomunicazioni;
·
all’art.
6 individua nel
privato la modalità ordinaria di gestione dei servizi
pubblici rendendo residuale la loro gestione pubblica,
per cui gli Enti Locali che opteranno per tale scelta dovranno
“giustificare” il mancato ricorso al mercato;
·
espropria le comunità locali dei beni comuni (spingendole comunque a gestioni in forma mercantili, come
le società per azioni), dei diritti e della democrazia azzerando la
storica funzione pubblica e sociale dei Comuni;
·
è un attacco complementare a quello già portato avanti con il disegno
di legge sull’autonomia regionale differenziata;
·
contraddice la volontà popolare espressa con i referendum del 2011 contro la
privatizzazione dell'acqua e dei beni comuni.
Diciamo basta alle privatizzazioni, perché:
·
portano al sovrasfruttamento delle risorse
naturali, peggiorano i servizi, aumentano le tariffe, annullano
il controllo democratico;
·
riducono i diritti del lavoro, l’occupazione e i salari,
aumentando la profittabilità e la precarietà.
Veniamo da un periodo di emergenza sanitaria, siamo immersi dentro una
drammatica crisi eco-climatica e dentro un drastico peggioramento delle
condizioni di vita delle persone, ed ora anche dentro una nuova guerra
all'interno dell'Europa.
Affrontare queste sfide richiede un radicale stop a un modello sociale
basato sui profitti, per costruire un'altra società fondata sul prendersi cura, sulla
riappropriazione sociale dell'acqua e dei beni comuni, sulla gestione
partecipativa di tutti i servizi pubblici.
Per questo respingiamo il DDL Concorrenza a partire dall'art. 6 e
dai provvedimenti su sanità, servizi sociali, trasporti, rifiuti, energia,
porti e telecomunicazioni e invitiamo alla più ampia e
partecipata mobilitazione per impedire un esito di diffuse privatizzazioni.