-Ufficio stampa @ɱƋϼ- R u b r i c a del G l o c a l e
Dalla vicenda Istituto Gramsci
allo sciopero generale dell' 11 Ottobre
Per la difesa di una biblioteca comune! Salvare l’Istituto Gramsci siciliano, spazio di cultura e libertà della città
Per iniziativa di un gruppo di cittadini amici del Gramsci ieri a Palermo, presso i Cantieri culturali della Zisa, si è svolto un incontro, per informare sullo stato della controversia con il Comune di Palermo, il quale aveva formalizzato “al 30 di settembre” la comunicazione della data in cui l’Istituto avrebbe lasciato - “libero da persone e cose” - lo spazio ai Cantieri Culturali, finora utilizzato per la fruizione del patrimonio posseduto, messo a servizio della comunità cittadina.
Alla iniziativa hanno partecipato numerose associazioni culturali, sociali e sindacali; ma non solo, erano presenti anche semplici cittadini che avevano già sottoscritto diversi appelli. Si è registrata pure la presenza di qualche consigliere comunale. L’intento dei promotori è stato quello di discutere delle possibili eventuali iniziative da assumere per impedire lo sfratto, che in molti, a cominciare dal presidente del Gramsci, Nicosia, hanno definito un'azione amministrativa di “sciatteria e incuria”, in considerazione - crediamo - anche dell’altro torto subito precedentemente dalle istituzioni, quello del declassamento nella "Tabella H" dell’Istituto, avvenuto al tempo della presidenza Crocetta, altro esponente della sinistra governista.
Ma anche nei giorni scorsi non sono mancate forte critiche all'operato della giunta Orlando: dalla Redazione palermitana di Pressenza - per esempio - quella orlandiana è stata definita "una vera e propria scelleratezza, compiuta nell’assoluta indifferenza istituzionale di quel che significa una tale operazione. Cioè lo smantellamento dell’archivio storico di libri e riviste e dell’emeroteca". Tutto ciò - rilevano ancora una volta dall'Agenzia giornalistica internazionale - ponendo in essere la sistematica disapplicazione della norma regolamentare che sancisce un diritto di credito compensativo in favore delle associazioni “di alta valenza e utilità sociale e istituzionale”. Ovvero: il riconoscimento della possibilità di conguagliare il canone con l’acquisizione di servizi aventi finalità sociali". In sostanza si tratta di una norma rimasta inapplicata, "la cui esigibilità - così come ha scritto Pressenza nella rubrica settimanale siciliana - si attesta principalmente alla responsabilità del primo cittadino che sarà pure un grande promoter internazionale per la turistificazione del centro storico, ma che per il resto… aspettiamo ancora quando si potrà rivoltare la città come un calzino , come promesso sin dall’inizio di questi ultimi 10 anni di sindacatura".
Fra le proposte emerse, a parte quella del risarcimento (ammettendo de facto la morosità del Gramsci) con una eventuale sottoscrizione (avanzata nelle scorse settimane anche da qualche consigliere dell'attuale maggioranza), s'è accennato alla necessità di approvare un "Regolamento sui Beni comuni". La materia, sin dai tempi del primo mandato amministrativo, era stata portata all'attenzione del sindaco uscente (e sistematicamente elusa) da un movimento dal basso costituitosi attorno all'esperienza del TMO alla Fiera.
Orbene, ci sia consentito precisare che in atto il dispositivo regolamentare per risolvere la questione-Gramsci è già vigente, e che - comunque - un Regolamento sui beni comuni de iure condendo non può ispirarsi ad un quadro normativo obsoleto (oltreché restrittivo come nel caso di quello felsineo), senza tenere conto che esistono già de iure condito regolamenti ben più avanzati e partecipativi, come per esempio quello della Mole e quello partenopeo.
Allora, nel merito della questione Beni Comuni, sarebbe bene aprire un serio dibattito, senza rincorrere la frenesia elettoralistica, giacché la vicenda sui beni comuni non è delegabile e va riportata nelle istanze dal basso espresse dall'associazionismo sia strutturato che informalmente diffuso.
Appunti in breve
Per lo sciopero generale dell'11 Ottobre l’intero sindacalismo conflittuale del sociale e categoriale scende in piazza anche a Palermo -
Dopo l’incontro palermitano di fine settembre al Centro sociale “Anomalia”, indetto dalle organizzazioni sociali e sindacali presenti nel capoluogo siciliano, ieri si è tenuta la tappa di avvicinamento allo sciopero generale dell’11\10, al fine di “costruire un vero e proprio stato di agitazione permanente, con assemblee e iniziative di lotta sui luoghi di lavoro e sui territori, con l’obiettivo di generalizzare la mobilitazione a tutti quei movimenti e quei settori sociali che intendono contrapporsi ai piani di super sfruttamento, precarietà, disoccupazione, devastazione sociale e ambientale imposti dai padroni su scala locale, nazionale e internazionale”.
Cambiare le cose è possibile inventiamo l’avvenire! Potere al Popolo Palermo, sabato 9 ore 09:00 assemblea territoriale (presso Istituto Gramsci Siciliano) -
La nostra è una grande comunità politica, che a livello nazionale e territoriale riesce a distinguersi dalle altre forze politiche per il lavoro nei movimenti e nel territorio. L’appello è rivolto a tutte le aderenti e a tutti gli aderenti di Potere al Popolo, a tuttə lə simpatizzantə e a chi vuole iniziare ad attivarsi sul territorio. comunicato
Ai Cantieri Culturali alla Zisa 𝐈𝐥 𝟐𝟑 𝐞 𝐢𝐥 𝟐𝟒 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯a “𝑷/𝑨𝒕𝒕𝒐 –𝑭𝒆𝒔𝒕𝒊𝒗𝒂𝒍 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑷𝒐𝒆𝒔𝒊𝒂, il primo Festival di Poesia Performativa della città di Palermo -
Promosso dal Teatro Atlante e nato dal basso grazie al sostegno di lettori e lettrici che, da ogni parte d’Italia, hanno contribuito alla sua realizzazione. Per due intere giornate, NOZ – Nuove Officine Zisa e i Cantieri Culturali saranno inondati di Poesia e di attività a tema, laboratori creativi, presentazioni di libri, reading, performance e spettacoli teatrali. Al Festival prenderanno parte poeti e poetesse di Palermo, voci indispensabili e nutrimento per il nostro territorio, ma non solo: verranno a trovarci ospiti speciali che con entusiasmo supportano da tempo questo progetto poetico. info
Presentazione del libro “Michele Sala. Storia di un rivoluzionario di Altofonte” di Elio Sanfilippo – Altofonte (Pa )venerdì 15 ottobre – Casa del Popolo ore 16.00 (via Salvatore Santamauro 11) -
Michele Sala è stato fra le personalità di rilievo che hanno contribuito allo sviluppo del movimento operaio e contadino e alla crescita democratica della nostra società. Elio Sanfilippo in questo libro ne ripercorre il ruolo politico e sindacale, restituendo al lettore uno strumento utile alla valorizzazione della memoria storica di un rivoluzionario carismatico che ha ricoperto numerosi incarichi nel PCI e nella CGIL, protagonista delle fasi fondamentali della storia d’Italia: dal fascismo alla Resistenza, dalla Liberazione alla Repubblica, dalla costruzione della democrazia all’emancipazione sociale e civile del mondo del lavoro.
Mostra gratuita delle Collezioni Tschinke-Daneu nell’ex Convento della Magione – da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 13,00 –
L’esposizione di ceramiche, terraglie e porcellane della Ditta Daneu e della collezione Tschinke-Daneu, presente in questi giorni nelle sale dell’ex Convento della Magione – realizzata dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Palermo, a cura di Maria Reginella storica dell’arte e Anna Tschinke restauratrice – dichiara il carattere internazionale dell’impresa Daneu che esportava fino agli Stati Uniti. La mostra rende palese come il viaggio intrapreso da Vincenz (il fondatore) sia stato ricco di esiti non solo per le fortune dei mercanti Daneu che “comperavano e vendevano di tutto: maioliche, ricami, pezzi scolpiti e dipinti di carretti“, ma anche per il contributo che diedero – favorendo gli scambi commerciali – alla riscoperta dell’arte popolare – in particolare siciliana e sarda – che per primi avevano raccolto fra gli antiquari palermitani
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