martedì 1 giugno 2021

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 Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia  -a cura RedazionePA-

 Bloc-News della contronarrazione sociale 


Obbligo di soccorso – 
Le organizzazioni del soccorso in mare incontrano Palermo
Da Rio a Palermo – 
Nel giardino di  booq: “Laboratorio Favela” di Marielle Franco
Tempo di Poesia a Palermo con Daniela Musumeci
La lotta di classe nel XXI secolo
Il territorio zapatista è globale: 
è Chiapas, è Messico, è America Latina, è Mondo! 
 Diritto all’abitare: dove sono le Istituzioni?
No G20Catania - Assemblea al Bastione degli Infetti


Obbligo di soccorso – Le organizzazioni del soccorso in mare incontrano Palermo per discutere insieme sul ruolo della società civile
giovedì 3 giugno ore 19:30 – cre.zi. plus presso i Cantieri Culturali della Zisa
Le organizzazioni del soccorso in mare – Emergency, Medici Senza Frontiere, Mediterranea Saving Humans, Open Arms, ResQ People Saving People, Sea-Watch, SOS Mediterranee, Watch the Med – Alarm Phone – organizzano un momento d’incontro e dibattito pubblico per riflettere insieme alla cittadinanza su quanto accade ogni giorno nel Mediterraneo Centrale.  Mentre l’Italia e l’Europa continuano a bloccare le navi di soccorso e a stanziare fondi pubblici col solo obiettivo di bloccare gli arrivi, le denunce che arrivano dalle organizzazioni indipendenti e dagli organismi della Nazioni Unite rispetto alla drammatica situazione in Libia continuano a rimanere inascoltati.
Nel corso dell’incontro pubblico, sarà inoltre presentato il Manifesto di Palermo (sottoscritto da associazioni, gruppi ed enti della società civile locale, nazionale e internazionale) in cui oltre a ribadire la vicinanza a ONG, reti e piattaforme della solidarietà nel Mediterraneo, si richiede una revisione complessiva delle politiche migratorie dell’UE e degli Stati membri.
 

Da Rio a Palermo – Nel giardino di  booq: “Laboratorio Favela” di Marielle Franco
venerdì 4 giugno ore 17:30 – Bibliofficina di quartiere alla Kalsa – booq
Presentazione del libro di Marielle Franco, Laboratorio Favela. Violenza e politica a Rio de Janeiro (Tamu edizioni).  A distanza di tre anni dal barbaro omicidio di Marielle Franco nessuno ha potuto dimenticare la strada da lei tracciata contro gli abusi della mala politica, sempre a fianco degli ultimi. Una voce scomoda che continua a fare paura che si vuole continuare a raccontare. Insieme alla traduttrice del volume, Francesca De Rosa, ne discutono: Lara Salomone (Associazione Handala) e Giulia Crisci (Assemblea delle lucciole/ Diaria). Introduce Francesca Di Pasquale (booq).
L’enorme mobilitazione generata dal ripudio del suo barbaro assassinio nel 2018 ha fatto di Marielle Franco un simbolo di lotta dentro e fuori dal Brasile. Tre anni dopo questi eventi, mentre l’indagine sul suo omicidio ha rivelato una rete di complicità tra la classe politica e i gruppi paramilitari che coinvolgerebbe anche la famiglia presidenziale, la società brasiliana vive in un clima di crescente violenza politica aggravato dalle conseguenze socio-economiche della gestione della pandemia. Se l’assassinio dell’attivista ha avuto risonanza mondiale, meno conosciuto è invece il contributo politico e teorico che Marielle ci ha lasciato. Laboratorio Favela restituisce il suo lavoro di ricerca sulle politiche di sicurezza pubblica nello stato di Rio de Janeiro, ed in particolare sul ruolo delle Unità di polizia pacificatrice (Upp) nella costituzione di uno stato penale perfettamente integrato al progetto neoliberale. Racconta la presenza di Marielle in parlamento, la sua irruzione in uno spazio misogino, patriarcale, razzista e classista; restituisce infine, la sua forte denuncia contro gli abusi della polizia e l’avanzata della criminalità organizzata nelle favelas.
Sarà possibile partecipare alla presentazione del libro esclusivamente prenotandosi (vedi info)



“Tempo di Poesia” a Palermo con Daniela Musumeci. Incontro on line e firma copie
venerdì 4 giugno ore 18:30 – Spazio Cultura Libreria Macaione (Via Marchese Villabianca 102)
Daniela Musumeci in “Ricorrenze e altre poesie” passa in rassegna parte della sua carriera di scrittrice aggiungendo qualcosa di nuovo e di fortemente significativo. In questi versi si legge chiaramente il sentimento di indignazione nei confronti del degrado della società, con la conseguente forte denuncia di quanto l’odio, l’indifferenza e l’intolleranza stiano diventando i sentimenti prevalentemente presenti tra gli esseri umani. La natura fa da sfondo alle poesie, divenendo un elemento imprescindibile delle sue opere. Trapela un amore smisurato verso il Cosmo tutto: piante, animali o essere umani soli ed indifesi.
In diretta sui canali social di Spazio Cultura Libreria Macaione, verrà presentato l’ultimo suo libro Ricorrenze e altre poesie (Kemonia Edizioni). Dopo i saluti introduttivi del libraio Nicola Macaione dialogheranno in remoto con l’autrice: Antonella Chinnici (docente di Lettere), Valentina Chinnici (docente di Lettere, consigliera comunale di Palermo e Vicepresidente nazionale CIDI-Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) e Alessandra Colonna Romano (docente di Lingua e Letteratura inglese).
Durante l’incontro la stessa autrice leggerà alcuni poesie tratte dalla silloge.
 

“La lotta di classe nel XXI secolo”. Una guida per comprendere il presente  
Palermo, domenica 6 giugno  ore 18:00 – CaMus via patania,16  
L’associazione CaMus Cult presenta il libro della sindacalista Lidia Undiemi, La lotta di classe nel XXI secolo (Ponte alle Grazie). Con l’autrice del libro, ne discuteranno: Massimo Ruggeri (responsabile studi su “Welfare e politiche sociali” dell’associazione politico-culturale ESC) e Saverio Cipriano (Sindacalista CGIL- area “Democrazia e Lavoro”).
Tutto il mondo converge verso un’unica, pericolosa traiettoria politica: la negazione del conflitto sociale. Ma sotto l’illusione dell’«interesse comune» si nasconde una sempre maggiore aggressività del capitale contro il lavoro. Si assiste così a un ribaltamento della lotta di classe: gli interessi del capitale sono divenuti interessi di «tutti», assurgendo a un rango superiore. In questo libro, Lidia Undiemi compie un’impresa notevolissima: analizza la guerra del capitale contro il lavoro in tutto il globo, dai principali Paesi europei agli Stati Uniti, dal Sud America all’Asia: una lotta «quasi vinta», che ha incoronato il neoliberismo come ideologia mondiale, ha prodotto ovunque peggiori condizioni di vita per i lavoratori, ha favorito la creazione di organi decisori internazionali svincolati da ogni legittimazione democratica. Dimostra inoltre nel dettaglio come lo sviluppo delle multinazionali favorisca l’aumento incessante delle disuguaglianze; propone concrete misure per la fine della globalizzazione neoliberista, invoca una nuova fase di conflitto di classe su un terreno pienamente democratico e la formazione di un soggetto politico finalmente all’altezza della posta in gioco.
 
Il territorio zapatista è globale: è Chiapas, è Messico, è America Latina, è Mondo! 20Znl – Vent’anni di Zapatismo e Liberazione
Palermo, mercoledì 9 giugno ore 17:30 – Piazza della pace – Presentazione del libro “20ZNL. Vent’anni di zapatismo e liberazione” (Agenzia X), a cura di Andrea Cegna e Alberto “Abo” Di Monte, organizzata da Sicilie Zapatiste e Centro Sociale Anomalia
La “Gira Zapatista” arriverà presto in Europa e, per accoglierla in maniera consapevole, le citate realtà di movimento hanno deciso di costruire un percorso collettivo, di cui l’incontro con uno dei curatori del libro, Andrea Cegna, sarà tappa di avvicinamento a questo significativo momento politico internazionale che richiama la  ribellione della classe dei subalterni guidati dal Subcomandante Marcos.
Il 1° gennaio 1994 scoppiava la rivolta dei nativi del sud-est messicano. Attraverso l’Esercito zapatista di liberazione nazionale, l’opinione pubblica globale scopriva allora l’esistenza di un Chiapas diverso da quello delle cartoline turistiche, delle rovine maya e della sua meravigliosa selva. Vent’anni anni di guerra sporca, conflitto sociale, dignità e opposizione al neoliberismo sono trascorsi nelle parole e nell’insorgenza di migliaia di donne e uomini coperti dal passamontagna. Da quell’angolo sconosciuto di uno dei più poveri stati del Messico è nato un vento che ha ibridato ovunque i linguaggi e le teorie su autonomia e autogoverno.
Il titolo di questo volume richiama l’attenzione sul processo sociale che si è attivato dietro la linea delle armi con la nascita dei caracoles nel 2003 e proseguito senza sosta fino al giorno d’oggi. 20zln è un mosaico di voci: dal centro per i diritti umani Frayba, dalla Brigada Callejera di Città del Messico, dai media indipendenti Promedios e Centro de medios libres. Alle quali si aggiungono le testimonianze di storici comitati italiani, alcuni interventi di artisti solidali (Rouge, 99 posse, Lo stato sociale e Punkreas) e i racconti orali sul recente viaggio all’interno dell’esperimento collettivo nato dalla fucina di idee e pratiche della lotta zapatista: l’escuelita.
info                                                                                                      

 

Diritto all’abitare: dove sono le Istituzioni?
A Catania può anche accadere che, dopo poco più di un anno di emergenza sanitaria, che ha lasciato centinaia di centinaia di famiglie in situazioni economiche precarie senza alcun aiuto statale, possa arrivare la richiesta di lasciare la propria abitazione ad alcune famiglie che ci abitano da quasi 30 anni.
Settimane fa leggiamo di una sentenza che, in questo periodo così delicato e difficile, appare surreale. Infatti, è arrivata agli inquilini di un palazzo di via Gallo (vicino alla facoltà di giurisprudenza) un atto di precetto per il rilascio dell’immobile.
Nell’atto di legge che gli inquilini sono intimati a lasciare il loro appartamento entro 10 giorni. La richiesta detiene come firmatario, il Dott. Gaetano Sirna, del direttore generale dell’A.O.U. Policlinico “G.Rodolico – San Marco”, che firma l’atto al fine di procedere all’esecuzione coattiva di rilascio dell’immobile, costringendo interi nuclei familiari fuori da un palazzo ormai abitato dagli stesse da oltre 28 anni.
Il palazzo incriminato, come se non bastasse, ha una storia di abbandono alle spalle, che solo grazie allo sforzo dei nuclei famigliare che vivono lì da anni è stato rimesso in sesto e reso vivibile. Le famiglie hanno contribuito a riappropriarsi di un immobile in stato di totale abbandono, riqualificandolo e restituendolo ad uno scopo sociale volto al contrasto per l’emergenza abitativa.
Inutile negare che in questa città esiste un contesto debole e impoverito.
A Catania, infatti, le famiglie in grave disagio abitativo sfiorano le 10.000, il numero delle richieste di esecuzione di sfratti nel 2019 è stato di 2319, le famiglie richiedenti bonus famiglia sono 1500 e contributo affitto del 2018 2050, questi sono solo alcuni dei dati facilmente rintracciabili che ci permettono di comprendere il profondo disagio e necessità di riappropriarsi di una vita stabile e non di 10 giorni di preavviso per lasciare la propria casa.
Un dialogo è stato aperto, ma appare critica la richiesta di importi arretrati richiesti dall’azienda.
Ci chiediamo come sia possibile che chiedano gli arretrati di 25 anni, a fronte di una situazione oggettiva in cui da anni gli abitanti chiedono di rimanere nelle case in maniera legittima e regolarizzata senza avere alcuna risposta, in cui hanno speso dei soldi per rendere sicuro un palazzo dichiarato inagibile, alcuni anche indebitandosi. Sarà un pretesto?
Chiediamo urgentemente un tavolo di discussione cittadino con le istituzioni interessate nell’augurio che possa servire a trovare la migliore soluzione per chi ci abita da anni, in linea con gli obiettivi primari di contrasto alla povertà, all’emergenza abitativa in questa città.
 

No G20Catania – Una ricca assemblea partecipata al Bastione degli Infetti
In vista dell’assise dei paesi che compongono il G20 che si terrà a Catania il 22 e 23 giugno 2021, domenica pomeriggio si è svolta, presso il Bastione degli Infetti  della città etnea, l’assemblea nazionale contro l’incontro dell’agenzia intergovernativa dedicato al tema dell’ Istruzione – “dalla scuola all’ Università” – e del lavoro. “È stata una partecipata assemblea – dicono gli organizzatori – che avuto lo scopo di condividere insieme un percorso di organizzazione e di lotta verso il G20”.
L’ assemblea, indetta dal Coordinamento Siciliano NO G20-CATANIA, si è svolta in parte in presenza e in parte on line. Tanti gli interventi susseguitisi e le proposte avanzate per le giornate del G20 che interesseranno la manifestazione nel capoluogo etneo.
Nel corso dell’assemblea, ma anche a conclusione dei lavori, sono pervenute anche fuori dalla Sicilia diverse adesioni al corteo del 22 giugno: movimenti antagonisti, comitati territoriali, sindacati di base e associazioni culturali e sociali saranno in piazza con il comitato promotore NoG20Catania.
 

 

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